Eri poesia,ma non ti ho letto adesso alta voce

Ti ho portato dentro come si porta un segreto, 
Non nei gesti ,non nelle parole,
Ma nello spazio che lasciavano i silenzi. 

Ti ho incontrato tra le pieghe di giorni distratti, 
Eppure eri sempre presente, 
Come il battito che non si sente ma regge la vita. 

Non ti ho detto che eri poesia, 
Per paura che il suono della mia voce, 
Si rendesse reale e quindi fragile, 
Per paura che scoprissi quanto eri già radice 
Nelle mie vene che cercavano il respiro. 

Ti ho scritto versi che non hanno mai lasciato la pagina, 
Lettere che non hanno mai trovato un destinatario,
Sogni che ho lasciato vivere soltanto di notte, 
Quando l'anima non conosceva vergogna. 

Forse non saprai mai di essere stato un libro mai aperto, 
Una voce rimasta chiusa in gola, 
Un amore che ha avuto paura di nascere. 

Ma oggi le parole hanno vinto il silenzio, 
E ti lascio andare così: 
Come poesia che non ha mai avuto il lettore,
Eppure ha vissuto lo stesso, 
Perché era già scritta in me.

Andriana Ura 

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